La relazione

Sono anni ormai che si studiano e sono accettate dalla comunità scientifica le associazioni tra le alterazioni del complesso dentale, masticatorio e facciale (in particolare l’articolazione temporo-mandibolare) e le disfunzioni della colonna vertebrale.

ATM 01I disturbi che scaturiscono da questa relazione, sia anatomica che funzionale, possono essere svariati e molto complessi e possono avere cause tra le più disparate.

Senza contare tutto l’aspetto legato alle alterazioni discendenti e le conseguenti correlazioni che queste possono avere con la postura.

Sono numerosi gli studi che trattano l’argomento e molto è stato scritto e detto al riguardo. Ci sono altrettanti miti e falsità rispetto le cause e i trattamenti.

In questo articolo vorrei però porre l’attenzione sulla sola relazione tra articolazione temporo-mandibolare (ATM) e le cervicalgie.

L’articolazione Temporo-Mandibolare

L’ATM è tra le articolazioni più complesse del nostro corpo non per “costruzione” anatomica ma per funzione meccanica.

Basti pensare che è l’unica che per funzionare deve compiere necessariamente movimenti combinati e coordinati tra l’articolazione di destra e quella di sinistra, per essere stabile deve essere ben posizionata nella sua cavità articolare in modo da non sovraccaricare nessuna struttura muscolare o legamentosa.

Inoltre come già accennato, ha numerosissime relazioni anatomiche e funzionali con molti distretti e sistemi dell’organismo che non sto qui a descrivere per non dilungarmi troppo.

ATM 02Sono molti i casi in cui in presenza di cervicalgia (cronica e aspecifica) si riscontrano problemi all’ATM, spesso asintomatici ed evidenti solo ai test specifici (più frequenti nelle donne sotto i 25 anni e tra i 55-60 anni).

Ansia e depressione

Ansia e sindromi depressive possono creare disturbi all’ATM senza evidente sintomatologia (di solito la depressione agisce di più sul dolore mentre l’ansia crea tensioni muscolari e rigidità).

Come descritto da numerosi autori questo “stato di esaurimento” è fonte di problematiche miotensive che possono localizzarsi sui muscoli della masticazione e poi manifestarsi a carico della muscolatura del collo.

ATM 03

Schmidt-Hansen et_al. (2006)

Relazioni anatomiche tra il nervo trigemino che fornisce i muscoli dell’ATM e alcuni muscoli del collo (trapezio e sternocleidomastoideo) stabiliscono una rapporto neurologico molto stretto.

Il segnale doloroso che parte dall’ATM può creare reazioni miotensive ai muscoli suddetti.

Gli studi scientifici

Gli studi scientifici confermano che la sensibilizzazione dei muscoli della masticazione può produrre dolore riferito che si irradia nella zona posteriore o anteriore del collo, e che spesso si manifesta come sintomo di esordio.

La forte pressione che si localizza sull’articolazione quando i muscoli sono accorciati e tesi può creare problemi al disco fibroso che si frappone fra i capi articolari.


ATM 04Questo spesso incorre in processi degenerativi che ne deformano la struttura e creano così problematiche funzionali durante l’apertura e la chiusura della bocca.

A volte questa condizione è asintomatica (l’unico segno è il click), ma gli effetti negativi a distanza soprattutto sulla tensione dei muscoli della masticazione sono evidenti sul lungo periodo.

Questi muscoli lavorano in sinergia reciproca con i muscoli cervicali, particolarmente il trapezio, per cui un carico eccessivo su un gruppo muscolare si trasferisce sull’altro.

I due gruppi muscolari inoltre sono sinergici rispetto al posizionamento della testa nello spazio, diventa chiaro come questo sia un meccanismo molto organizzato ma altrettanto fragile.

La zona cervicale strettamente legata all’ATM è quella alta, subito sotto la nuca, dove ritroviamo una serie di piccoli muscoli che servono a gestire i movimenti fini della testa.

La funzione di tali muscoli può essere alterata dallo stato tensivo dei muscoli della masticazione e viceversa. Se ciò si verifica i movimenti di tutta la cervicale vengono condizionati e si crea un circolo vizioso che scatenerà una sintomatologia dolorosa.

Meccanicamente il sistema cranio-mandibolare-cervicale rappresenta un punto di passaggio fondamentale per la coordinazione delle tensioni ascendenti e discendenti.

In un bel lavoro scientifico pubblicato nel novembre 2019 sul Journal of Bodywork & Movement Therapies[1], gli autori rafforzano ancora di più l’idea che l’ATM e la colonna cervicale siano collegati ed interconnessi.

Il trattamento manuale e gli esercizi

Le conclusioni dello studio mettono in evidenza come sia importante inserire il trattamento manuale dell’ATM e l’esercizio riabilitativo quando abbiamo a che fare con pazienti affetti da cervicalgia.

Perché ne aumenta l’efficacia a breve e lungo termine, aiuta a diminuire il dolore e aumenta la capacità di movimento vertebrale.

L’associazione tra terapia manuale e esercizi a casa, che il paziente può fare quotidianamente e autonomamente,  può essere considerato un trattamento di elezione, anche supportato da buoni risultati statistici.

Si possono consigliare esercizi attivi e di rilassamento con una frequenza di tre volte al giorno per quattro settimane (nella prima fase).

Gli esercizi attivi risultano efficaci nel recupero dell’articolarità, mentre quelli di rilassamento sono efficaci sul dolore e sulla tensione muscolare.

Ci sono delle linee guida generali di trattamento, non esiste la panacea ma le singole esigenze di ogni singolo paziente.

Ogni trattamento deve prescindere da un’attenta e puntuale valutazione clinica per individuarne la fonte e per poter gestire al meglio il piano terapeutico.

Molte proposte di trattamento purtroppo non rispettano i corretti parametri indicati dalla clinica o dalle evidenze scientifiche. L’approccio responsabile rispetto al paziente e al suo problema è sempre l’obiettivo da seguire.

 

 


[1] Ghodrati, M., Mosallanezhad, Z., Shati, M., Noroozi, M., Moghadam, A.N., Rostami, M., Nourbakhsh, M.(R.), “Adding Temporomandibular joint treatments to routine physiotherapy for patients with non-specific chronic neck pain: a randomized clinical study”, Journal of Bodywork & Movement Therapies, https://doi.org/10.1016/j.jbmt.2019.11.004